giovedì 29 luglio 2010

Giovedì, 29 Luglio 2010

Ci siamo quasi, la nostra avventura sta per volgere al termine.
Al mattino, appena apriamo gli occhi, il primo pensiero è il conto alla rovescia. Quanti giorni mancano ad un buon piatto di pasta ma, anche quanti giorni mancano a lasciare questi posti affascinanti e lontani dalla nostra solita realtà.
Il cielo alle 7 del mattino qui a ChongQing è sempre grigio ma la giornata sembra promettere un bel sole ed un bel caldo e la bella umidità che si attacca addosso!!!!!!!!!!!!!
Alle 8 siamo già sul pullman osservando una città che sembra non sia mai andata a dormire e pronti per un tuffo nella storia cinese: il distretto di DaXu.
DaXu dista circa 160 km da Chongqing, il viaggio è stato confortevole e abbastanza lungo per dormire e recuperare le forze. Inoltrandoci per strade di campagna, dove a causa della famosa guida sicura degli autisti di ChongQing, abbiamo rischiato un paio di frontali, siamo giunti in questo paesino con poche case, negozietti tipici e ristoranti.
Entrati nella Collina della Cina Preziosa, invece che trovare il silenzio tipico di un luogo di culto, siamo stati assediati da gruppi di turisti locali, preceduti da chiassosissime guide armate di microfono, capaci di mettersi una a fianco all’altra con i rispettivi gruppi al seguito, sovrapponendo quasi in una gara le proprie voci alle altre.

Lì abbiamo potuto ammirare statue, sculture rupestri e incisioni nella roccia risalenti all’epoca della dinastia Tang (IX sec.) e Song (XIII) con influenze buddiste, taoiste e confuciane. La maggior parte sono opere scolpite in rilievo alte fino a circa 5 metri, dettagliate e lavorate nei minimi particolari; alcune di queste hanno mantenuto i colori intensi originari. Di fronte a queste meraviglie siamo rimasti tutti senza parole per la grandezza, sontuosità e ricercatezza dei particolari di queste imponenti opere.


Ci è tornata alla mente subito la dedizione verso Buddha osservata nel monastero di ChengDu, dove abbiamo da subito avvertito un senso di ieraticità e rispetto che ci aveva molto colpito, tanto che anche noi ci eravamo messi ad offrire l’incenso con la giusta concentrazione e serietà.


Abbiamo anche potuto ammirare la scultura di un Buddha sdraiato, lungo 35 metri e alto 5: assolutamente incantevole e imponente.


Dopo aver concluso il giro, sfiniti dai 46° percepiti, siamo andati al ristorante: la gabbia che conteneva le galline ci ha fatto capire subito cosa o meglio chi avremmo mangiato.


Queste sono le immagini che più ci sono rimaste impresse, che più rappresentano le diversità, la lontananza fra le nostre due culture ed il contrasto fra le zone rurali e la città; ma sono le stesse emozioni che nel momento in cui le vivi ti esaltano e ti rendono contento dell’essere “qui ed ora”. Successivamente, con l’aiuto delle nostre fidate tutor cinesi, ci siamo dedicati all’acquisto di souvenir contrattando il prezzo come mai nessuno prima della Cina ci aveva insegnato!
Dopo il viaggio di ritorno, ci siamo ritrovati tutti per preparare le presentazioni sulle nostre impressioni ed esperienze vissute qui a ChongQing come ringraziamento ai nostri tutor e agli insegnanti per l’ospitalità e la calorosa accoglienza.
Dopo il “free time” e la preparazione delle relazioni per la cerimonia conclusiva di domani mattina, abbiamo preso da mangiare ad un “take-away”cinese. Il negozio non aveva nè lanterne suggestive nè statuette con gattini cinesi che muovono la zampa in su e in giù e le confezioni non erano proprio come quelle fantastiche scatolette che si vedono nei film americani. Anzi la signora, la cuoca, era quasi arrabbiata perché avevamo ordinato troppo e le stavamo terminando l’assortimento per i suoi fedeli clienti locali. Si, proprio così! La signora non aveva “scorte”: aveva pensato al fabbisogno della giornata, così capitando un imprevisto, anche se positivo, non sì è trovata pronta ad accoglierlo. Sarà una caratteristica tipica di questi negozietti abituati ad un ristretto giro di vendite? Comunque, in poco tempo avevamo tutto perfettamente impacchettato, caldo, buono, anche se un filo piccante!

Per festeggiare la “quasi” fine di questa summer school siamo usciti tutti insieme per un primo saluto tutti increduli e dispiaciuti che questa avventura sia agli sgoccioli!

A domani per i saluti, quelli veri. Che tristezza…

Chiara, Claudia, Lidia e Valentina

mercoledì 28 luglio 2010

Mercoledì, 28 Luglio 2010

E così comincia una nuova calda giornata in quel di Chongqing...
Oggi ci attendono le ultime lezioni: la prima riguarda la corruzione in Cina, un tema che ha interessato molti, la seconda il sistema fiscale.
Senza perdere un attimo di tempo, siamo corsi a pranzo dal nostro cuoco di fiducia, soprannominato “il Lurido”, a pochi passi dall'università: stretti stretti attorno a due tavoli, abbiamo potuto gustare le sue specialità.
Dopo un caffè espresso fatto con la caffettiera di casa portata al “ristorante” da Mattia, siamo partiti rapidamente per visitare la fabbrica della Coca Cola. Oggi però non siamo soli. A noi si è unito un gruppo di ragazzi cinesi delle scuole secondarie che frequenta un corso di inglese. Per mettere in pratica le loro conoscenze linguistiche, hanno scambiato con noi quattro chiacchiere.
Appena giunti a destinazione, siamo stati accolti da una ragazza sorridente che ci ha offerto una bella bottiglia di Coca Cola fresca: certi piaceri sono uguali in ogni parte del mondo, anche se i nomi si adattano al luogo!


Dopo averci mostrato il processo produttivo (non c'è stato modo di farci dire l'ingrediente segreto!), abbiamo rapidamente visitato il museo della storia della Coca Cola.
Proseguendo la giornata, non poteva non mancare un bel museo con aria condizionata: il Three Gorges Museum. Victor, il nostro Cicerone cinese, ci ha fatto da guida spiegando dettagliatamente ogni parte del museo, in particolare l'evoluzione della città di Chongqing.


Il museo si affaccia su una delle più grandi piazze del mondo; sotto gli alberi delle aiuole un gruppo di cinesi si dilettava a cantare canzoni popolari accompagnati da un tipico strumento musicale.


Ovviamente non potevamo non farci contagiare dalla loro voglia di divertirsi; alla prima occasione, abbiamo risposto al loro invito e abbiamo cantato in coro (in cerchio con loro che ci hanno accompagnato con la versione cinese) “Bella ciao”, ormai inno ufficiale della Summer School. Tra i grandi sorrisi della gente, abbiamo anche riscosso qualche applauso!
Faceva davvero caldo; ad un certo punto la nostra attenzione è stata catturata dal termometro posto ad un lato della piazza: 43°C!!! Ecco perché ci stavamo letteralmente sciogliendo!


Per proteggerci un po' dalla calura, siamo entrati a visitare il teatro “Great Hall” che è anche simbolo della città.


Non c’è neanche il tempo di recuperare le forze, che è già ora di cena. Stasera ci attende una cena particolare: l' ”Hot Pot” che consiste in una sorta di pentola con brodo bollente in cui intingere vari tipi di carne, verdure e pesce. Ovviamente non poteva mancare il piccante!
Ciò che però ci ha colpito maggiormente è stato lo spettacolo che si è svolto durante la cena: sul palco ci sono stati balli, canti, l'esibizione di un artista dell'Opera del Sichuan e un esperto calligrafo.

E così un'altra intensa giornata è giunta al termine. Come al solito stanchi, ma nello stesso tempo soddisfatti e contenti per aver assaporato un altro po' di Cina.

Borace, Colombo & Sambruni


martedì 27 luglio 2010

Martedì, 27 Luglio 2010

“Hot & spicy”, “caldo e piccante”. Così il professore Chen ha definito la città di Chongqing e mai una definizione è stata più appropriata! Anche oggi abbiamo sudato le nostre sette camicie quotidiane girando per la città...
Ma andando con ordine, 8:30 tutti a lezione muniti di Nescafè.
C'è però chi è più attivo di noi: di fronte all'università un gruppo di audaci vecchiette praticavano il Tai Chi. E noi occidentali che pensavamo di aver inventato qualcosa di nuovo con il Flash Mob!

L'argomento della lezione della giornata è la situazione immobiliare cinese. Subito dopo abbiamo visitato Chongqing Tiandi, nuovo quartiere residenziale e commerciale che verrà completato fra una decina d'anni. Il primo impatto è quello di essere entrati in un residence di lusso, con ruscelli d'acqua, case curate e negozi raffinati. Già attivo con parecchi ristoranti e negozi, ospiterà una delle torri più alte del mondo con più di 100 piani!

Le aspettative riguardo questo quartiere sono molte, inoltre è ancora conveniente acquistare appartamenti, visto l’incremento dei prezzi che si stanno raddoppiando ogni due anni. Se qualcuno è interessato e vuole fare un affare, si precipiti a Chongqing o visiti il sito www.cqtiandi.com ! Una delle maggiori attrazioni sarà una discoteca caratterizzata dalla presenza di un acquario gigante contenente degli squali...chi non ha mai sognato di ballare tra i pescecani?
Dopo 12 giorni di squisitezze piccanti cinesi, ci siamo concessi un “italian buffet”. Questo significa due cose essenziali: PASTA e CAFFE' ESPRESSO!Non c'è tempo per riposare, il pullman ci attende, destinazione l'industria Zongshen che produce motori per motocicli, tosaerba e motoscafi che collabora anche con Piaggio. Dopo una breve visita all'interno della fabbrica, tutti siamo rimasti stupiti dal fatto che gli operai lavorino suddivisi in 3 turni da 8 ore tutti i giorni.

Rapidamente ci siamo poi trasferiti in un quartiere molto originale dove è situata il Sichuan Art College, che abbiamo visitato. Sembrava di essere stati catapultati in un fumetto, con palazzi con facciate decorate con ogni sorta di soggetto, stile e colore.

All'interno del campus, che è sorto accanto ai capannoni di una vecchia fabbrica di carri armati,c'erano molte sculture realizzate dagli studenti e alcuni murales dipinti attorno alle figure originali della rivoluzione culturale.

Completamente spossati dal caldo, siamo tornati al campus in fretta. Dopo cena l'appuntamento era in università per vedere tutti insieme il documentario sulla Cina girato da Antonioni nel 1972 consigliatoci da Mattia. Ognuno di noi ha avuto modo di constatare come la Cina sia cambiata molto e in fretta in poche decine di anni.
Tra l'altro la scelta di rimanere in aula invece di girare per la città è risultata vincente, visto che fuori si è scatenato un bell'acquazzone! E così per una notte possiamo andare a letto non sudati...anche se tutti abbiamo il presentimento che la tregua dal caldo sarà breve...


Nicole e Claudia

lunedì 26 luglio 2010

Lunedì, 26 Luglio 2010

E rieccoci anche stasera … Ciao a tutti!

Oggi è cominciata una nuova settimana in quel di Chongqing. La sveglia suona presto perché la giornata sarà intensa e il programma prevede parecchie visite.
Il tema della mattina è giurisprudenziale, la prima visita è stata infatti alla Corte di Giustizia.


Grazie all’aiuto di Giada e Franco per la traduzione da dialetto Chongqinese abbiamo potuto assistere e comprendere un dibattito in primo grado per un contenzioso commerciale tra due aziende locali riguardo un contratto di fornitura. In un successivo incontro in aula, con le nostre studentesse di Giurisprudenza, abbiamo apprezzato le differenze e i tratti comuni dei due sistemi giuridici Italiano e Cinese.

Dopo una pausa pranzo nella nostra bettola di fiducia, il nostro percorso nella giurisprudenza cinese continua con la visita ad uno studio di avvocatura, dove i nostri dubbi sulle peculiarità del sistema hanno trovato risposta grazie ai fondatori dello studio.


Senza fermarci, ci dirigiamo all’ospedale più grande ed importante della città, affiliato alla Chongqing Medical University. Ivi siamo stati accolti da apprendisti medici e responsabili della clinica, che nonostante siano subito stati delusi dalla scarsità di studenti di medicina nel gruppo, ci hanno portati a visitare l’area VIP e il museo all’ultimo piano.
La visita è risultata interessante perché ha mostrato la parte di eccellenza della sanità cinese e ha scatenato discussioni riguardo il trattamento non equo dei pazienti.
Ci pare doveroso dare qualche informazione riguardo il funzionamento del sistema sanitario; a differenza dell’Italia, dove vige un sistema alimentato dai contributi dei cittadini, in Cina la contribuzione avviene ad ogni prestazione. Ciò ci ha profondamente colpito, in quanto sottoindente il fatto che coloro che non possono permettersi le cure mediche finiscono col non essere coperti da un bisogno che per i nostri canoni è ritenuto fondamentale, cioè quello del diritto alla salute.


Per lo spostamento serale, ci siamo avvalsi di una innovativa monorotaia sopraelevata che taglia il centro della città da est a ovest. Abbiamo così potuto apprezzare il panorama di Chongqing da posizione privilegiata, tra l’altro da notare la curiosa fermata all’interno del nono piano di un palazzo.


La serata non poteva che concludersi in un lussuoso ristorante tipico, dove per l’ennesima volta ci siamo deliziati della cucina cinese, nello specifico di quella piccantissima Chongqinese, potendo gustare tra gli altri un piatto di fantastiche patate cucinate a mo di zucchero filato e un ottimo pesce che non faceva certo rimpiangere quello cucinato nei tipici ristorantini dell’alto lago lariano.
Sul far della sera, dalla terrazza del ristorante abbiamo ammirato la meravigliosa vista dello skyline urbano, con mille luci e colori da sembrare una sorta di Las Vegas asiatica.
Con questo suggestivo scenario che una foto vi aiuterà ad immaginare meglio vi salutiamo e vi diamo appuntamento come di consueto a domani!


Un altro giorno di Cina è trascorso, ma, è proprio vero, non si finisce mai di scoprire!
BuonaNotte!


Lorenzo - Matteo - Stella.





domenica 25 luglio 2010

Domenica, 25 Luglio 2010

Ciao a tutti,
eccoci qui con il nostro appuntamento quotidiano.
È ormai trascorsa una settimana dall’inizio di questa avventura ed è tempo di primi bilanci.

Si conclude oggi il week-end a Chengdu. La nostra giornata comincia presto, con il ritrovo alle 7 nella lobby del campus. Fra le facce assonnate e gli sbadigli ci apprestiamo a salutare questa città che con i suoi panda, i monasteri e le stradine zeppe di negozietti resterà senz’altro nei nostri ricordi.
Preso il treno, chi di noi regge il sonno gode della vista di un paesaggio verdissimo che contorna tutto il percorso ferroviario tra Chengdu e ChongQing. E’ un verde totale, rigoglioso che quasi non ti aspetteresti. Dopo poco più di due ore di confortevole viaggio sul nuovo treno ad alta velocità, rieccoci a “casa”… ChongQing pronta a riaccoglierci con la sua afa!


Non c’è niente di ufficiale in programma e perciò decidiamo di dividerci per il pranzo. Così si scoprono le nostre diverse preferenze culinarie, dall’islamico al sushi, passando per Mc Donald’s. Noi optiamo per quest’ultimo (scelta forse discutibile); dopo esserci riappropriati di sapori più propriamente occidentali, siamo pronti a darci allo shopping. Noi ragazze ci fiondiamo al centro commerciale in piazza delle Tre Gole, pronte a fare affari.
Camminando tra le vetrine scopriamo però che i nostri gusti sembrano piuttosto lontani da quelli cinesi…
Giusto per darvi l’idea di quel che si può trovare, eccovi una chicca…


Fortunatamente interviene l’ormai indispensabile “Mister Mattia”, che ci aiuta a districarci in mezzo a questa ragnatela di negozi, facendo di noi dei grandi affaristi!
Svuotate le tasche, un’idea ci fa brillare gli occhi... è tempo di rilassarci tra i sapienti movimenti di massaggiatori cinesi. Un’ora di estasi tra le mani di ottimi esperti ci hanno rigenerato in maniera davvero efficace.


Con questa carica in corpo, la serata prosegue all’insegna della cucina di Singapore, in compagnia dei nostri cari accompagnatori cinesi e di alcuni ospiti italiani, fra cui i coordinatori dell’istituto Galileo Galilei.


Dopo questa bella giornata all’insegna del relax, siamo ora pronte a salutarvi per proseguire la nottata nella vita animata di ChongQing!


Azzurra e Stella

sabato 24 luglio 2010

Sabato, 24 Luglio 2010

Per la gioia dei nostri lettori, abbiamo deciso di continuare da oggi il blog in lingua madre.

Anche quest'oggi, nonostante il cielo plumbeo, a bordo del nostro bus ci siamo lanciati nel traffico cittadino di Cengdu, la città che ci ospita da due giorni. Ad attenderci altre meraviglie, che rendono ogni giorno incredibilmente unico e diverso dai precedenti.
La prima avventura di oggi è la visita al parco che ospita l'animale simbolo della Cina - probabilmente avrete giá capito che stiamo parlando del mitico panda - quel simpatico orsacchiotto che ognuno di noi ha posseduto da bambino, almeno come peluche.
Dopo aver affrontato le insidie dei milioni di Schumacher cinesi dal clacson facile, giungiamo nei pressi del parco, e ci prepariamo ad affrontare i circa venti gradi di sbalzo termico, dovuti ad un uso non certo parsimonioso del climatizzatore dell'autobus, e al caldo umido che farebbe felici gli amanti del bagno turco.

Dopo una camminata di dieci minuti nel parco di bambù, ecco il primo gruppo di quattro panda cuccioli circondati da turisti, provenienti da ogni parte del mondo, armati di macchine fotografiche per immortalare questi pigri mangioni. Il percorso ci porta a vedere un cucciolo di panda nato da pochi giorni, di colore rosa e grande poco più di una mano. Abbiamo potuto scoprire che esistono diverse specie di panda, tra cui il panda rosso, simile ad un grande procione.



Oltre che animali protetti, i panda sono anche un grande business, come dimostrano la miriade di negozi e bancarelle che propongono i più svariati oggetti a tema: dalle ciabattine con la faccia del panda, al copricapo a testa di panda.

A mezzogiorno in punto siamo a tavola, in un ristorante che finalmente non ci fa rimpiangere la cucina di Chongqing, (anche se un pensiero corre veloce a pizza e lasagne...) con la pancia piena ci accingiamo a visitare il tempio buddista, sempre accompagnati dal nostro mentore Zeng (la nostra mitica guida cinese che ci ha accolto il primo giorno con un confortevolissimo "buongiorno!").
All'ingresso ci vengono offerti dei bastoncini d'incenso, simili a quelli che usiamo per profumare le nostre case, che in questo caso sono usati per rendere omaggio al Buddha.


La visita del pittoresco tempio, molto diverso dalle nostre buie Chiese, si articola in numerose stanze e cortili, dove in appositi bracieri accendiamo i bastoncini a gruppi di tre, preceduti da un inchino a mani giunte, come ci ha spiegato la nostra amica Jin.
Alla fine della visita ci accomodiamo nella Tea house, un caratteristico circolo ricreativo in pieno stile orientale in cui si vedono anziani che parlano, che giocano a carte, che si rilassano, combattendo il caldo lasciando l'ombelico scoperto, tecnica che noi occidentali non abbiamo ancora avuto il coraggio di sperimentare, ma non si sa mai...


A seguire una breve puntatina al dormitorio, dotato di ogni confort, per rinfrescarci e recuperare le energie necessarie per affrontare la serata.

Un po' assonnati saliamo a bordo del pullman, che ci porta al Teatro Jinjiang dove assisteremo all'Opera dello Sichuan; a malincuore nel frattempo dobbiamo salutare il nostro tutor Stefano, che parte alla volta dell'India.
Dopo il benvenuto al teatro e l'assegnazione dei posti lo spettacolo ha inizio. Da buoni Italiani non possiamo farci mancare una tipica scenetta fantozziana: poichè ci erano stati assegnati dei posti un po' defilati, vedendo le file centrali ancora vuote, ne approfittiamo per un fugace spostamento adottando la tattica del passo del leopardo, tutto questo mentre sta già andando in scena lo spettacolo. Sembra fatta, salvo poi fare dietrofront dopo qualche secondo con la medesima tecnica, per via dell'arrivo di altri spettatori...











Lo spettacolo, un'unione di performance tradizionali cinesi, come ombre, balli in maschera e sputafuoco, ci lascia senza parole e sconvolge ogni aspettativa, concludendo un'altra giornata ricca di sorprese...già con la voglia di iniziarne un'altra!! Zai jian !


Lorenzo e Matteo

venerdì 23 luglio 2010

Friday, 23rd July 2010

WEEK-END in the “becoming new capital”; CHENGDU with us !

Today early alarm was set at 6.30 a.m. ; our beloved driver was waiting for us at the main gate ready to leave for ChongQingBei station. The planning for the next three days consists in a journey to another growing city of the heart of Western China, Chengdu in the Province of Sichuan.

For the first time, after the introduction of the fine for the people arriving late at the bus in the morning (the fine consists of having a plate of “niu rou mian” - a kind of boiling noodle soup made of garlic, pepper and several other spices - as a breakfast), nobody's late!!!

The train left at 9.10 a.m. after a long queue for the “check-in” and the “gate call”.
Have you ever considered to travel by train in China??? Smoke, dust, humidity and confusion are the last things you're gonna find!! We jumped on an high-speed super-technological train which drove us to Chengdu in just 2 hours.


Once arrived we faced a rainy day with 75% humidity; funny combo!!

Mr. Zen is our Chengdu guide: an incredible guy that has just spent his last month by serving Médecins Sans Frontieres as an interpreter in Darfour.
He picked us up and then drove us to the campus; we are now writing from a magnificient and CLEAN room after a commercial-touristic multidishes meal.


In the afternoon we are paying visit to EUPIC (European Union Project Innovation Centre) a non-profit organization committed to sustainable development in Asia.


After a short break to have a shower we will probably pop in downtown to have dinner and a relaxing walk throughout the streets of this incredible city!!


That's all for today...lets' keep in touch with tomorrow adventure!!
Tomorrow we will have a nice surprise for you!!! :D


giovedì 22 luglio 2010

Thursday, 22nd July 2010

Today the blog has been written on the bus coming back from the new university campus, built 20 km far away from the center of ChongQing, in a site where some years ago there was just a green land with no villages.


In this picture you can see the entrance wall, 1929 meters long: ChongQing University has been founded in 1929!
In order to attract Universities to move there, the local authorities decided to found from scratch a new town.
The aim of university campus is to satisfy every need of the students.
The engineers even thought about a special place for couples who want to spend a romantic evening in a beautiful natural area.
We followed a romantic path in the green forest and finally we arrived at the top of the hill dominated by a quite big pagoda where we had a rest: we were really sweat and thirsty after a long walk under the sun to reach the top.


However this is not the only activity of the day: as usually we had lessons in the morning which dealt about rural and urban development and also Chinese attitude to risk in entrepreneurship, which could be resumed by a Chinese proverb (the so called “chengyu”) “holding the rock to cross the river”.
So we learned a little bit more about Chongqing entrepreneurship reality.
LUNCH TIME: the choice was “sushi or massage?? That’s the question”. We decided for sushi while three brave guys experimented Chinese typical massage (anmo).
They found it extremely relaxing and so they convinced everyone to try next week…. In fact tomorrow we are leaving for Chengdu: Pandas are waiting for us!!!
After the lunch break we visited one of the hotels of the King’s world HK hotel chain, owned by the Chinese government: it’s a high level hotel whose guests are Chinese businessman. We were really surprised by the presidential suit which have three bathroom with Jacuzzi, two beautiful bedrooms and other relaxing areas: we hope to be hosted in that room as soon as possible, but we doubt to be able to pay the bill: the cost of one night was about 3.000 € !!!!!
We have been able to visit the VIP meeting room, where the president of ChongQing Municipality uses to meet his important guests.


We also had the opportunity to assist of a training course for the hotel staff, and we admired the expert waiters showing how to prepare and serve the Chinese tea.
Now we have to go because we are hungry and we must not be late: tonight it’s the first time we go out all together to a disco bar; we all are very curious about this Chinese way of enjoying the nights and we don’t want our classmates to wait for us!


Eleonora and Chiara

PS: someone of us received calls from Milan asking information about flood in ChongQing; we want everybody to know that the situation in here is very quiet and safe; no problems at all!

Wednesday, 21st July 2010

The day began as usually with lessons about “Change and Challenge in contemporary China” and “Policies on Intellectual Propriety Rights”, followed by a very particular meal.












Thanks to Mattia we went in this rural kind of restaurant. We really appreciated the Chinese dishes. We are getting better and better eating with chopsticks. The main problem was the incredibly heat of the place. Under the roof there were more than 40 degrees and the spicy foods of Sichuan didn’t help us. In an hour we have been able to eat as much as in a wedding meal. Bill for person: 10 Rmb (ca 1.20 €)



Stefano will send the bill to his chartered accountant to get tax relief. Few of us after lunch had a little walk in a small forest near the university where we found old houses standing by the Yangtze river , which is in flood so the water assumes a not really inviting brown color.


Even with this incredible heat nobody would jump into the river for a bath!
In the afternoon we had other two lessons: the first about the “Chinese Legal and Judicial System”. Unfortunately the professor couldn’t come due to personal reason and he sent a student to read his paper. The second one was about “The Evolution of One Child Policy”. The teacher, a young lady, was really cool and explained the matter in a quite perfect English. She has been able to involve all the student in a interesting debate.
Flash back: some of us remembered her during the welcome party singing a real vibrant Chinese song.


Then we had the needed one-hour break, when some of use decided to use the washing machines of the campus. The experiment after some problem with the Chinese scripts on the machine finally succeed.
At 6.30 pm we took the bus to go to the see the real old part of Chongqing: the ancient town of Ciqikou.
Unfortunately a part of the town is flooded by the Yangtze river. There was a power cut due to the flood but the Chinese people are very much entrepreneurial so most of the shops and restaurants have a independent power generator.
The old town is quite interesting even if most of the buildings have been restored, we could find people living in there with an old and really poor way of life.


Before dinner some of us tried some local sweet specialties while some others had some shopping. Walking through the ancient town of Ciqikou we got an idea of an old Chinese town.

















Inside the town there is a huge Taoist temple that closes at 5.30 pm so we are planning to visit it on Sunday. After a very long and intense day we had a very relaxing and….hot moment: the dinner in an authentic Sichuan restaurant. In the usual round table we ordered at least ten different dishes for the incredible amount of 32Rmb per head (ca 4€). The main dish was the famous Sichuan soup full of red peppers and small green chilli. Some of us had some serious problems: red faces and tongues on fire and swelling foreheads.
We finish the dinner in a really Chinese style with a toast with Jing Pai Baoji, a Chinese liqueur. Before drinking we performed the old Chinese rite of “gan bei” which consists in knocking the glasses on the table and then drink all together the small amount of liqueur at the same time.
In this old town of Ciqikou we had a glimpse of Chinese life!


Most of us went out to enjoy Chongqing by night while we are here writing this blog for you.
Wan an (good night)!


Chiara e Andrea